In Galleria Six si ripercorrono cinquanta anni di storia della pittura attraverso le opere di vari artisti che oltre a differenziarsi per aver presenziato nel mondo dell’arte in periodi e luoghi geografici ben distinti, variano anche per background culturale. Questo allo scopo di approcciare a svariate forme della pittura sia nel suo modo di comunicare, sia nel presenziare attraverso la materia. Dieci artisti in Olio, il titolo dell’esposizione, accompagneranno il visitatore in questo percorso che racconta con l’aiuto di più voci la strada battuta dall’uomo, specchio a volte di lati oscuri. Storie visive dipinte ermeticamente o con la trasparenza propria della realtà.
Narrazioni dure, scolpite nell’astrazione o semplicemente meravigliose: Karel Appel, Michael Cline, Sandra Gamarra, Leon Golub, Marcia Hafif, Markus Lupertz, Claudio Olivieri, Norbert Schwontkowski, Antoni Tapies, Giulio Turcato. Attraverso il loro apporto possiamo osservare da vicino i mutamenti artistici avvenuti nel corso del tempo. Per esempio Claudio Olivieri (Roma,1934) iniziò la sua carriera artistica tra Milano e Bologna, negli anni ‘50 e ’60, non appena espose in un istituto insieme a Enrico della Torre. Il suo primo quadro è datato 1959, Senza titolo. È considerato uno dei protagonisti della pittura analitica Giulio Turcato (Mantova, 19 febbraio 1912 – Roma, 22 gennaio1995) è stato fra i principali esponenti dell’astrattismo informale italiano. Nel 1948 Karel Appel (Amsterdam, 1921) dà vita con Constant e Corneille al gruppo Reflex. Nello stesso anno a Parigi, l’artista fonda il gruppo “COBRA”con Constant, Corneille, Asger Jorn e Pierre Alechinsky. In esso si propone una nuova interpretazione dell’espressionismo in chiave informale e ironica.
Fino al 18 agosto. Galleria Six, via Filippino Lippi 12, Milano. Info; www.galleriasix.it