Perfoming art a Skillbuilding

Centrale Fies propulsore dell’innovazione artistica in ambito nazionale e internazionale, arriva oggi al suo 34esimo appuntamento rinnovando la collaborazione con il fashion brand collettivo Dead Meat e il collettivo The mexican standoff per la realizzazione di Roberto Fassone dei trailer di presentazione del festival trentino. Un incontro di arti performative, arti visive, comunicazione, grafica, marketing e luogo di sperimentazioni musicali che dopo un intero anno di lavoro si riuniscono a Skillbuilding fino al 2 agosto. Dieci giorni dedicati alle realtà più vive della scena contemporanea, mettono in palio un premio per la performance che, oltre a finanziare la produzione delle opere, offre una free school all’interno di lunghi periodi di residenza creativa, critical session e incontri teorici condotti dai curatori del premio e da Daniel Blanga-Gubbay, cofondatore di Pathosformel, oggi ideatore della think tank di filosofia politica applicata alla performance Aleppo (aleppo.eu).

Ed è proprio alla compagnia teatrale Pathosformel, che quest’anno abbandona la sua attività in vista di nuove linguaggi di ricerca, che Fies dedica l’apertura del festival. Ad accompagnare queste giornate i racconti della storica compagnia romana accademia degli Artefatti sulle biografie e storie di passione di Marta Cuscunà, Codice Ivan, teatro Sotterraneo, Anagoor e Francesca Grilli che durante gli anni di formazione a Fies hanno saputo oltrepassare i confini di genere esplorando e attingendo a differenti a territori. Il quartetto Dewey Dell che traduce in danza le atmosfere manga e anime giapponesi; le ultime produzioni creative di Mara Cassiani feat. Team Paradiso, Oht Office for a Human theatre e Benno Steinneger Codice Ivan; l’operazione di turnaround culturale di Mali Weil feat. Codice Ivan sulla performance Pink, me & the roses; la collezione di arti performative dal titolo Una pratica indeterminata curata da Francesca Grilli e Alessandra Saviotti alla Temporary gallery, con le opere di Michael Fliri, Jan Hoeft, Amalia Pica, teatro Valdoca, Nico Vascellari, per fare alcuni nomi. Si tratta di una mostra che nasce dal nuovo progetto collezione centrale Fies volto a raccogliere oggetti intrisi di quell’energia e tensione testimonianza delle generazioni che hanno vissuto e intessuto le trame di Fies. E poi ancora il francese Jean-Luc Verna, lo svizzero Massimo Furlan/Numéro23Prod, il coreografo Jérôme Bel, i performer e attivisti politici John Jordan e Isabelle Frémeaux/The laboratory of insurrectionary imagination e l’artista Aníbal López (A-1 53167) inaugurano la seconda edizione di Live works vol.2 – performance act award. Una competizione tra professionisti di diversi ambiti disciplinari che spazia dai new media alla moda, dall’urbanistica all’attivismo politico fino al flash mob e workshop based project con cui Fies consolida il suo legame con il centro di documentazione milanese Via Farini Docva e che vede già competere per la nuova edizione del premio Cian Donnelly, Corinne Mazzoli, Curt Steckel, David Bernstein, Dennis Vanderbroeck, Feiko Beckers, Jacopo Miliani, Julie Béna e Riccardo Giacconi. Ma Skillbuilding è anche l’occasione ideale per far conoscere Fies core, un progetto di aggregazione e diffusione di nuove realtà culturali legato sempre all’ormai attestato ruolo di hub di Centrale Fies.

Fino al 2 agosto, Centrale Fies, Fies 1, Dro (Tn); info: www.centralefies.it