Caso Gurlitt, spuntano sculture di Degas e Rodin

Monaco di Baviera

Sembra non finire mai la vicenda Cornelius Gurlitt, l’uomo nella cui casa sono state trovate nei mesi scorsi numerose opere di grandi maestri, trafugate dai nazisti durante gli anni Trenta e Quaranta. Ancora oggi emergono particolari interessanti. Oltre ai vari capolavori, tra cui opere di Picasso e Matisse, negli ultimi giorni sono state rinvenute sculture che potrebbero essere di Degas o Rodin. Sono state trovate nell’appartamento del controverso collezionista d’arte, al quale da diversi mesi le autorità bavaresi hanno sequestrato circa 1.400 tesori d’arte. Le immagini delle opere ritrovate, una volta autenticate, saranno postate sul sito dell’inventario Lost Art, creato per facilitare il ritrovamento dei legittimi proprietari dei quadri. Cornelius Gurlitt, figlio di Hildebrand Gurlitt, commerciante e storico dell’arte in odore di nazismo, è morto a maggio, all’età di 81 anni.
Prima della sua morte, Gurlitt aveva raggiunto un accordo con il governo tedesco per ritrovare i legittimi proprietari di alcune delle 1.280 opere, tra disegni, quadri e schizzi, alcuni dei quali ebrei. La responsabile della task force incaricata di fare chiarezza sulle opere trafugate, Ingeborg Berggreen Merkel, ha promesso «uno scrupoloso lavoro di ricerca e una presentazione nella massima trasparenza delle nuove scoperte», nell’interesse delle vittime della spoliazione nazista, nonché degli eredi di Gurlitt.