Sarà un concorso pubblico aperto anche agli stranieri a decretare il direttore che si occuperà della valorizzazione del Colosseo e dell’area archeologica, della Galleria nazionale d’arte moderna e della Galleria Borghese di Roma. La proposta che porta il nome di Dario Franceschini, non prevede più funzionari in qualità di direttori, ma dirigenti di prima fascia autonomi rispetto alla Soprintendenza. Oltre alla capitale anche Pompei, gli Uffizi, la Pinacoteca di Brera, la Reggia di Caserta, le gallerie dell’Accademia di Venezia e Capodimonte. Ci saranno poi, afferma Franceschini «altri undici grandi musei che avranno un dirigente di seconda fascia» come il Museo nazionale romano, il Museo archeologico nazionale di Taranto, la Galleria dell’accademia di Firenze, il Museo archeologico nazionale di Napoli, il Museo nazionale d’arte antica di Roma, il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, la Galleria estense di Modena, la Galleria sabauda, il Palazzo reale di Genova, il Museo nazionale del Bargello e Paestum.