Adrian Paci firma l’immagine guida della decima giornata del contemporaneo

Roma

Dopo Michelangelo Pistoletto, Maurizio Cattelan, Paola Pivi, Luigi Ontani, Stefano Arienti, Giulio Paolini, Francesco Vezzoli e Marzia Migliora, è il turno, quest’anno, di Adrian Paci. Artista albanese di nascita e italiano di adozione, Paci affronta il tema del viaggio e del distacco attraverso Greeters, l’immagine scelta come simbolo della decima giornata del Contemporaneo: due ragazzi ci salutano, in un gesto congelato dal fermo-immagine che trasforma la narrazione video in un’immagine fissa. Le due figure, rese astratte dalla semplice ma potente operazione dell’artista che li strappa al loro contesto mostrano qualcosa di forte ma al contempo di vulnerabile: l’immagine diventa l’evocazione di un dialogo profondo e intimo tra i soggetti della foto e lo spettatore, raccontando così non più un fatto di cronaca ma uno scorcio indefinito della nostra comune condizione umana. «La scelta – spiega l’artista – è stata quella di accostare due realtà che sembrano lontane, antitetiche. I due giovani della foto non c’entrano nulla con il cosiddetto mondo dell’arte. Nessun collegamento sembra riuscire a mettere insieme il vissuto che emerge da questa immagine e la realtà sofisticata e a volte cinica del mondo dell’arte». Giunta alla sua decima edizione, anche quest’anno la giornata del Contemporaneo apre gratuitamente, l’11 ottobre, le porte dei 26 musei Amaci e di tante altre realtà in tutta Italia per presentare artisti e nuovi progetti attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Per tutte le info: www.amaci.org/gdc