The school of narrative dance

Roma

Una chiamata aperta a tutti, quella di Marinella Senatore. Nessun limite di età, di conoscenza o competenza per patecipare alle lezioni della sua scuola di narrative dance. Una scuola ben lontana da quella che conosciamo oggi, una scuola dove studente e insegnante non sono che ruoli intercambiabili, una scuola di auto apprendimento e di emancipazione, una scuola che sfrutta l’orizzontalità dell’educazione e offre una nuova prospettiva didattica nonché un vero servizio alla comunità, essendo completamente gratuita. Di fatto una scuola di storytelling itinerante, che non riesce e non può trovare una sede fissa, adattandosi ai contesti e alle realtà con le quali si rapporta, di volta in volta. Si condividono storie e narrazioni, e la danza diventa il fil rouge che tiene insieme tutto quanto, uno strumento d’espressione ulteriore. Oggetti delle lezioni non solo quelli prettamente scolastici come può essere la fisica o l’aritmetica, ma anche la conoscenza di numerosi ambiti professionali: dal teatro alla cinematografia, dalla poesia alla fotografia, dalla ceramica alla danza.

La ricerca della Senatore si distingue per questo suo carattere aperto al pubblico. Oggi al Maxxi la performance dell’artista arriva a conclusione del primo ciclo di lezioni e ha coinvolto oltre trecento persone, un segno ancora più evidente del messaggio di inclusione e partecipazione che ha l’arte nel creare una comunità. Al centro di questa azione performativa, nella hall, nella piazza e nella galleria superiore del Maxxi, non solo chi, dal 27 maggio, ha partecipato alle lezioni in piazza Alighiero Boetti, ma anche tante realtà territoriali coinvolte dall’artista stessa durante il percorso di The School of Narrative Dance, Roma: dalle danzatrici classiche del Roma Fitness center ai bambini dell’associazione Armonia dell’Arte e quelli filippini del gruppo Pinoy teens diretti da Annie Montes, dal gruppo di danzatori contemporanei di Psuké alla Rusticaxband diretta dal jazzista Pasquale Iannarella, e poi il coro di donne Et Nos, il coro I fringuelli composto da persone ospitate in istituti di cura psichiatrica diretto da Marina Mango, quello degli alpini Ana Roma e il repertorio di musica francese, finlandese e ungherese del Decantere, diretto da Eduardo Notrica.

Un’intera giornata dedicata al premio, quella di oggi: insieme alla Senatore, anche la performance di Rossella Biscotti, vincitrice dell’edizione 2010, una lezione e un talk per concludere, poi, con la serata di premiazione. Alle 19.30, tutti in attesa del gran finale con i finalisti dell’edizione 2014 del premio, Yuri Ancarani, Micol Assael, Linda Fregni Nagler e Marinella Senatore insieme alla giuria composta da: Anna Mattirolo, direttrice Maxxi Arte, Hou Hanru, direttore artistico del Maxxi, Fabio Cavallucci, direttore centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Massimiliano Gioni, direttore artistico della fondazione Nicola Trussardi di Milano e Susan Pfeffer, direttrice artistica della Kunsthalle Fridericianum di Kassel. Il vincitore potrà vantare la sua opera tra la collezione permanente del museo.

Fino al 21 settembre, Maxxi, Roma, info: www.fondazionemaxxi.it

 

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