La pittura o come sbarazzarsene

Roma

Inaugura oggi, 10 giugno, nelle gallerie di villa Medici, la mostra curata da Éric de Chassey, La pittura o come sbarazzarsene. Una collettiva che riunisce le opere di quattro artisti di diversa nazionalità: Fabio Mauri, Marcia Hafif, Martin Barré e Olivier Mosset. Il titolo dell’esposizione è ispirato a un’opera teatrale di Eugène Ionesco: Amedeo, o come sbarazzarsene e si interroga sulla questione della fine della pittura che tormenta gli artisti dalla nascita dell’astrazione fino alla fine del ventesimo secolo. Nel decennio degli anni Sessanta, a Roma e a Parigi, i quattro artisti hanno portato all’estremo la logica della progressiva riduzione e della relativa scomparsa della pittura astratta. Le opere esposte in mostra ripercorrono tre periodi fondamentali del loro percorso artistico e della storia dell’astrazione: una pittura astratta volta alla scomparsa delle forme e dei colori, opere concettuali o performative, realizzate in particolare attraverso il film o la fotografia; dipinti astratti che rimandano a una pittura dopo la fine della pittura. Fino al 14 settembre nelle sale della villa romana.

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