Dan Graham all’Oasi Zegna

Biella

«Bisogna accettare che il ruolo del giardiniere è di pari dignità a quello dell’architetto». Tempo fa il musicista, produttore e artista Brian Eno ha così sintetizzato il suo modo di intendere la creazione di una composizione musicale partendo dalla similitudini tra l’architetto e il giardiniere. I Pavilions di Dan Graham sono splendide costruzioni installate in luoghi naturali, posti in perfetto equilibrio tra artificio e ambiente e sono frutto di un pensiero artistico volto a far crollare le barriere tra i generi per poter mescolare le discipline in un’unica opera, per restituire pari dignità a ogni mestiere dell’arte.

L’edizione di quest’anno di All’Aperto, progetto promosso dalla Fondazione Zegna – curato da Andrea Zegna e Barbara Casavecchia – e nato nel 2008 per rendere più fruibile l’accesso all’arte contemporanea, accoglie permanentemente l’opera Two Way Mirror / Hedge Arabesque di Dan Graham, inserita nello scenario della Conca dei Rododendri, una delle zone più frequentate dell’Oasi Zegna, grazie alla sua spettacolare fioritura primaverile. L’analisi della relazione tra arte, architettura, natura e intrattenimento è uno dei fulcri della ricerca di Graham e così Two Way Mirror / Hedge Arabesque rappresenta uno dei caratteristici padiglioni di Graham, in acciaio e vetro, qui sezionato da un’alta siepe (Hedge) in tasso. Il vetro Two Way Mirror, ha una proprietà unica: da un lato è trasparente, dall’altro riflette la luce, come uno specchio. Adottando il profilo curvilineo degli arabeschi (Arabesque, nel titolo, è lo stile decorativo caratteristico dell’arte islamica, composto da motivi vegetali e floreali intrecciati), Graham ne assembla le lastre in modo da moltiplicare gli angoli di rifrazione e il sovrapporsi delle immagini: a seconda del movimento dei visitatori nello spazio, delle condizioni naturali della luce e delle mutazioni del paesaggio circostante, chi entra viene catturato da un gioco di specchi ogni volta diverso. I padiglioni di Graham, congegnati come luoghi d’incontro, svago, conversazione o raccoglimento, sono opere aperte a tutti. Durante l’inaugurazione l’artista ha spiegato come qui siano benvenuti i bambini per giocare, gli adolescenti per scattarsi foto e tenersi per mano o gli adulti e ha esplicitamente chiesto che venga installata una sedia a dondolo nelle immediate vicinanze dell’opera.

Oasi Zegna, via Marconi 23, Trivero (Biella)
Info: www.fondazionezegna.org