All’interno del contesto di Prato contemporanea, oggi, 17 maggio, si inaugura la mostra di Emilio Isgrò al museo di palazzo Pretorio. «Una cancellazione in tre tempi» è stata definita: nel palazzo, la mostra Ritratti incancellabili, curata da Stefano Pezzato, che vede per protagonisti undici illustri toscani, nascosti dal tipico tratto cancellatorio di Isgrò: Dante, Giotto, Datini, Lorenzo il Magnifico, Savonarola, Machiavelli, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Puccini e Malaparte. Dalle tele dell’artista emerge, come spesso succede, una scritta sfuggita alla cancellatura e tradotta poi in diverse lingue: «Dichiaro di non essere…». La cancellazione continua la sera al teatro Metastasio, dove l’artista siciliano interpreta il ruolo di Malaparte in un’inedita performance in versi scritta dallo stesso artista e intitolata La pelle scorticata, con la regia a cura di Massimo Luconi. Il terzo tempo, si svolge invece nella storica sede del centro Luigi Pecci, dove viene proiettato a ciclo continuo il video d’artista Le api di Lipari. Il video, realizzato con la collaborazione di Matteo Frittelli e Giuseppe Scali, presenta uno sciame di api isteriche e rutilanti che divorano pagine e pagine delle opere di Malaparte.