Fondazione Cartier, i 30 anni

Parigi

Pronti a fare il biglietto per raggiungere le atmosfere festaiole della Ville Lumiere? Con questo sabato primaverile la fondazione Cartier per l’Arte contemporanea dà inizio a un ricco e travolgente programma di mostre ed eventi per celebrare i suoi 30 anni con la presenza di alcune delle opere più spettacolari della sua. Con Vivid memories, prima parte di questo anniversario che andrà avanti fino a settembre, si potranno rivedere opere come l’aeroplano di Marc Newson, la monumentale sfera d’oro di James Lee Byars, il sottomarino di Panamarenko, Brise-Lames di Raymond Hains, i dipinti di Chéri Samba, i taccuini di Moebius, la scultura In bed di Ron Mueck e poi ancora Patti Smith, Jean-Michel Alberola, Alessandro Mendini e Agnes Varda. Da ottobre, a inaugurare la seconda fase dei festaggiamenti, lo spazio della fondazione sarà reinventato dai newyorkesi Elizabeth Diller e Ricardo Scofidio che avvieranno un dialogo tra passato e futuro.

Non c’è sincerità senza impegno e libertà senza generosità per chi come la fondazione ha creato un nuovo stile di fare arte, puntando su un approccio pioneristico e visionario del mecenatismo d’impresa. Nata nel 1984 da un’idea di Alain Dominique Perrin, allora presidente di Cartier International – Cartier è diventata la prima fondazione privata in Francia con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea. Solo tre anni dopo, grazie ai risultati del rapporto di Perrin sul mecenatismo d’impresa e il mondo dell’arte, viene approvata la legge Leotard. Sotto la direzione di Marie-Claude Beaud, la Fondation Cartier adotta tre princìpi ancora oggi colonne portanti: fornire uno spazio che sia sinonimo di la libertà artistica, incontri creativi tra artisti di livello internazionale e giovani talenti emergenti; favorire un approccio multidisciplinare incoraggiando i dibattiti, la ricerca, promuovendo lo sconfinamento tra ambiti assolutamente inattesi; garantire una chiara distinzione tra la Fondation Cartier e la Maison Cartier. Dieci anni più tardi la fondazione abbandona Jouy-en-Josas per trasferirsi nel palazzo di vetro e acciaio progettato da Jean Nouvel. Con il nuovo direttore Hervé Chandès la fondazione investe nella commissione diretta di intere esposizioni offrendo agli artisti la possibilità di creare qualcosa di orginale e di esplorare nuovi orizzonti: 800 opere appositamente create entrano a far parte della collezione che oggi include oltre 1300 lavori di 350 artisti provenienti da 40 paesi.

Una dimensione internazionale volta a promuovere l’avidità di sapere, la creatività e l’originalità, la singolarità e il pluralismo. un forte impegno nei confronti del pubblico, invitato a sperimentare l’arte contemporanea da oggi anche grazie ad una piattaforma digitale attraverso cui scoprire le numerose storie mai raccontate prima di 30 anni d’arte che furono e che saranno.

Fino a marzo 2015, Fondazione Cartier per l’Arte Contemporanea
Info: www.fondation.cartier.com/#/en/home
Foto: courtesy Foundation Cartier