È morto a Monaco di Baviera all’eta di 81 anni Cornelius Gurlitt, il collezionista d’arte del cosiddetto tesoro di Hitler. Gurlitt era stato recentemente operato al cuore ma dopo un breve ricoverato era voluto tornare nella casa in cui ha vissuto in mezzo a opere di artisti come Picasso, Matisse e Chagall. Gurlitt, figlio di un mercante d’arte, era assurto a fama internazionale un anno fa, quando la rivista Fiocus ha rivelato che nel febbraio 2012 un’ispezione del fisco aveva portato al ritrovamento nella sua casa di 1.280 capolavori che si presume fossero stati tutti razziati dai nazisti. Ad aprile aveva raggiunto un accordo con le autorità tedesche per ricercare i legittimi proprietari per la restituzione delle sue opere, tra cui i discendenti di ebrei a cui erano state confiscate dal Terzo Reich. Il padre di Gurlitt, Hildebrand, negli ’30 e ’40 era stato incaricato dai nazisti di trovare acquirenti per le opere d’arte sequestrate agli ebrei e per quelle considerate ”degenerate” che il regime di Adolf Hiter faceva rimuovere dai musei tedeschi.