La casa londinese di Van Gogh diventa un’installazione artistica

Londra

«Non posso permettermi un dipinto di Van Gogh ma posso permettermi la sua casa». È nel 2012 che l’artista olandese Saskia Olde Wolbers, che ha vissuto a Londra per oltre vent’anni, ha notato 87 Hackford Road, nel quartiere di Brixton. Una vecchia casetta fatiscente, vernice staccata dalla facciata ma con una targa particolare: «Vincent Van Gogh. 1853-1890. Pittore. Vissuto qui 1873-1874». In vendita con Savills, la casa è sul mercato per la prima volta dal 1940, ed è stata comprata all’asta per 575.000 sterline da James Wang, un violinista cinese, imprenditore e appassionato d’arte. Oggi, è stata convertita in un’installazione artistica dalla Olde Wolbers e da Artangel, associazione culturale inglese nata nel 1985. Strati di voci per raccontare la vita della casa da quando l’artista olandese si è trasferito lì nel 1873. Ventiquattro altoparlanti nascosti e cinquecento metri di cavo. Il pezzo sarà registrato e letto da attori professionisti, diretti da Lu Kemp con il supporto del sound designer Elena Pena. Il posto viene in questo modo invaso da milioni di dettagli tanto da poter addirittura immaginare Van Gogh salire le scale strette. «Non è un modo inutile per interpretare una vita artistica?» L’artista Olde Wolbers risponde: «Il passato è irrecuperabile. Tutto quello che puoi fare è antropomorfizzarlo in una casa, come guardare il guscio vuoto di un animale».