Live art weeks

Bologna

Parte oggi il Live Arts Week, terza edizione dell’evento unico in Italia dedicato alle live arts. Presentato da Xing (network che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi), il vasto programma dell’evento entrerà per una settimana negli spazi del Mambo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, con iniziative collaterali alla biblioteca Salaborsa e al cinema Lumière.

Un insieme complesso ma coeso, vario ed eterogeneo di performance che spaziano tra esperienza sensoriale, percezione del corpo e movimenti nello spazio, musica elettronica, forme astratte e visioni, con una lineup di artisti di rilievo nella ricerca internazionale contemporanea. Il festival, non a caso, si accompagna al nome di Gianni Peng, soggetto ibrido, improbabile ma reale, astratto ma identitario, proprio come le action artistiche di cui si fa portavoce. Un evento che si propone come something unique, che presenta qui qualcosa che viene da lontano e che intende mettere a contatto artisti e audience, in un living environment dove prendono vita nuove idee, in un melting pot tra contemporaneità e tradizione.

Si inizia martedì alla biblioteca Salaborsa con il performer norvegese Mette Edvardsen e al Mambo con le prime assolute di Canedicoda e lo storico happening multimediale Nervous Magic Lantern del pioniere del cinema sperimentale di Ken Jacobs con il sound di Aki Onda. Waiting Room, da martedì a domenica, è un ambiente senza riferimenti ideato dal tedesco Daniel Löwenbrück, che racconta la situazione umana dell’essere esposti agli altri. Da mercoledì prendono il via le serate a flusso: la nuova performance del gruppo Barokthegreat dal titolo Victory Smoke, sul tema della radice mentale del movimento e la funzione rituale della musica; il nomadic tape concert di Aki Onda e la sound performance del musicista francese Elg Venti storie su una pagina sola.

Da giovedì al cinema Lumière vengono proiettati diversi film tra cui The Joycean Society dell’artista spagnola Dora Garcia, dedicato alla scrittura di James Joyce; JJA della francese Gaëlle Boucand e A Spell Toward of the Darkness primo lungometraggio nato dalla collaborazione dei registi Ben Rivers e Ben Russell. Imperdibile al Mambo Premiere, prima italiana del nuovo lavoro della coreografa Maria Hassabi, che esplora l’iperenfatizzazione dell’incontro tra artista e pubblico, momento di convalida dell’esistenza dell’opera d’arte. Venerdì sera ci sono le live performance di Daniel Löwenbrück /Doreen Kutze, del gruppo creativo Mshr e di Enrico Boccioletti. Marco Berrettini, coreografo italotedesco, presenta la performance iFeel2 sabato al Mambo seguito dal live Porter Ricks del compositore Thomas Köner e dell’ingegnere del suono Andy Mellwig. Ultimo giorno del Live Arts Week, domenica 13 aprile, chiude con una Film Marathon di 4 ore con tutti le pellicole presentate in settimana, con Kempiski di Neil Beloufa come prologo iniziale e si concluderà con la sound performance di Rashad Becker rashad becker plays traditional music of notional space, applicazione esecutiva dell’acclamato album d’esordio del 2013.

Citando Miche Di Stefano: «Si può dire che il tempismo di Peng sta nell’arrivare nel momento esatto in cui le cose organiche si arrestano. A questo punto quella che sembrerebbe una frontiera viene consegnata da Peng allo scasso senza orizzonte e si propone l’esplosione in tutte le direzioni».

Info: www.liveartsweek.it 

 

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