Design week, tutto pronto

Da una trentina d’anni il Salone del mobile trasforma Milano in una sorta di polo diffuso del design e della creatività, attirando migliaia di visitatori da tutto il mondo. Dall’otto al tredici aprile sono le date da segnare in calendario per l’edizione 2014 della celebre design week, una vera e propria full immersion nell’arte di progettare oggetti sintetizzando funzionalità ed estetica o, secondo le parole del filosofo del design Virginio Briatore, in una disciplina che è «saper capire i bisogni del mondo, delle culture, delle età e rispondervi con coscienza etica, sapienza tecnica, armonia estetica». Prepariamoci dunque a esplorare le ultime novità del pensiero design.

Non solo al polo fieristico di Rho: le zone di Brera, Tortona, porta Venezia, porta Romana, Ventura Lambrate, Navigli e del centro storico saranno coinvolte da un totale di circa un migliaio di eventi legati alle ultime tendenze del design contemporaneo e alle sue svariate contaminazioni con l’arte, la moda, il food. In tema di cibo, il tetto del SuperstudioPiù si trasformerà in un grande orto urbano pensile di 750 mq. L’installazione, ideata da Michelangelo Pistoletto, rimarrà funzionante fino a giugno e per tutto il periodo dell’Expo 2015, ricordandoci che integrare l’agricoltura nel tessuto urbano è una condizione necessaria per una comunità felice a contatto con la natura. Al SuperOrtoPiù si alterneranno dibattiti, incontri con paesaggisti, architetti, designers, agronomi, corsi di orto cultura, concerti musicali, serate dedicate al food. Assaggi di Puglia alla Triennale di Milano, che ospita la seconda edizione di Habitapulia. Futuro e innovazione del fare in Puglia. La mostra declina il design in chiave regionale, valorizzando l’abilità manifatturiera pugliese e l’unione di tradizioni artigiane, sostenibilità e innovazione. Oltre alla presenza di una ventina tra le migliori realtà pugliesi nel settore dell’arredo, si parlerà di collaborazioni eccellenti tra designer internazionali e aziende regionali e del rapporto tra il design dei giovani e le necessità dell’industria.

Arte e design dialogano alla Marselleria nella mostra Oroboro. Le opere digitali immateriali di Carlo Zanni si interfacciano con una serie di oggetti di design degli Raw-Edges, Ilaria Innocenti, Giorgia Zanellato e del producer Mirko Rizzi, in un percorso pensato come viaggio alla ricerca dei tre concetti-guida di nascita, vita e morte dell’individuo, oltre che come riflessione sullo sviluppo della propria identità nel rapporto con gli altri, sulla tensione e sulla partecipazione politica. L’arte di Zanni guarda al web in chiave critica, sperimentando le sue potenzialità ma anche il modo in cui il digitale e la Rete guidano e controllano la conoscenza del mondo. Nella logica dell’open source e dell’autoproduzione, il video Koh-i-N∞r dimostra ad esempio come le opere dʼarte e di design contemporaneo possano sfuggire ai grandi sistemi di produzione e distribuzione. Quando il design fa bene all’arte: 150 orologi a cucù con la forma del Duomo, prodotti da Diamatini&Domeniconi, saranno messi in vendita per finanziare il restauro del monumento simbolo di Milano.

Per gli eventi del fuorisalone: fuorisalone.it

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