Ebner alla fondazione Memmo

Roma

Shannon Ebner è un’artista statunitense che con le sue fotografie ha già sedotto alcune importanti piazze artistiche internazionali. Ha esposto al Moscow Museum of Modern Art, al Moma e al Guggenheim museum di New York, alla Berlin Biennale of contemporary art e al Whitney museum of american art. Da domani arriva anche a Roma, nella prestigiosa cornice di palazzo Ruspoli, con la mostra Auto Body Collision, promossa dalla fondazione Memmo Arte contemporanea e curata magistralmente da Cloè Perrone. Il progetto, visitabile fino al 27 giugno, è il risultato di un recente soggiorno romano dell’artista, proprio a palazzo Ruspoli, storica sede della fondazione, e ruota intorno al concetto di collisione, intesa come momento in cui due o più corpi in movimento esercitano forza l’uno verso l’altro.

L’allestimento, intelligentemente studiato dalla curatrice, riflette il pensiero dell’artista, che vede nella fotografia un ulteriore modello di scrittura. Le parole chiave del percorso espositivo sono tutte ispirate al gergo dei centri di riparazioni automobilistici, dove le auto vengono portate in seguito a incidenti. Parole come allineamento, velocità, sveltezza, tempo di apertura e sospensione. In un certo senso Ebner racconta, con l’idea della collisione, il suo personale impatto, violento e suggestivo, con la città eterna, visitata per la prima volta. Ma il suo è uno sguardo diverso da quello suggestionato dalla grande ”bellezza”. La sua è un’esperienza che ha portato a nuovi livelli interpretativi dell’idea di recupero, riassemblaggio e perdita. L’artista ha fotografato, infatti, le discariche nell’area periferica del grande raccordo anulare, la tangenziale che circonda la capitale, nel tentativo di uscire dall’incanto e dalla bellezza decadente dei siti antichi della città, che per Ebner rappresentano sia «cimiteri, che pozzi di petrolio per la creatività». Concepita come la prima fase di una ricerca a lungo termine, la mostra comprende anche una serie di fotografie raffiguranti il raccordo, grandi lettere scultoree e tre video che rappresentano immagini di lettere statiche.

Auto Body Collision è la terza mostra del programma espositivo dedicato alla scena artistica contemporanea, promosso dalla fondazione Memmo Arte contemporanea su iniziativa di Fabiana Marenghi Vaselli e Anna d’Amelio, dopo le personali di Sara VanDerBeek (ottobre/novembre 2012) e di Sterling Ruby (maggio/settembre 2013).

Durante il periodo della mostra verranno organizzati, a cura di Oneway kids, dei laboratori creativi gratuiti dedicati ai bambini dai 3 ai 10 anni, volti ad avvicinare i più piccoli al mondo dell’arte contemporanea. Prendendo spunto dai lavori di Shannon Ebner, i bambini avranno la possibilità di creare, nella sede dell’esposizione, le proprie opere da portare a casa.

Info: http://www.fondazionememmo.it

Articoli correlati