Philip Corner

Milano

Secondo Philip Corner tutto quello che fa è musica. Come compositore e pianista di formazione tradizionale, il suo percorso è stato fortemente influenzato da due grandi musicisti, John Cage e Olivier Messiaen, che gli hanno aperto le porte al mondo del suono totale e alla tecnica della giustapposizione di elementi estremi. Verso la fine degli anni cinquanta le sue partiture erano già diventate disegni grafici, ma l’occasione di un viaggio in Corea come soldato di leva, gli ha offerto l’opportunità di liberarsi definitivamente dalla scrittura musicale occidentale, attraverso l’ispirazione della calligrafia orientale. I segni musicali si sono trasformati in pure forme, dando vita a opere d’arte visiva autonoma. La musica è sempre sottintesa nella suggestione delle relazioni tra tempo e spazio anche quando i disegni non sono partiture per performance. Questa strada ha dato unità a tutti i lavori sia visivi sia performativi. Molte opere hanno preso vita, grazie al supporto di alcuni editori e collezionisti visionari come Francesco Conz, Rosanna Chiessi, Caterina Gualco e Carlo Cattelani. Poiché gli eventi performativi sono strettamente connessi alle opere visive, la collaborazione con la moglie, la danzatrice Phœbe Neville, è stata ed è fondamentale. Questa mostra comprende opere dalla fine degli anni cinquanta al 2014.