Il collettivo curatoriale Cake away, Venezia, presenta Still frame, il primo progetto collaterale ufficiale della mostra finale degli Atelier 2013. Lo scopo è quello di mettere in luce l’archivio giovani artisti attraverso una rassegna di videoarte e, lo spazio che la ospita, il Palazzetto Tito di Fondazione Bevilacqua La Masa, rende l’esplosione ancora più accattivante e coinvolgente.
Partendo dai principi basilari che contraddistinguono il gruppo dei giovani curatori, Still frame vuole attivare quelle relazioni tra artisti, luoghi e persone attraverso realtà site-specific, sviluppando idee nate da indagini su nuovi approcci curatoriali in modo da mettere in discussione il rapporto tra arte e fruitori con modalità efficaci e funzionali. Oggi gli obiettivi hanno coinvolto 16 artisti che utilizzano il video come medium comunicativo tra la loro visone del vero e il concreto aspetto affettivo e interpretativo del reale: Nico Angiuli, Sara Bonaventura, Martina Della Valle, Elisabetta Di Sopra, Roberto Fassone, Giulia Giannola, Giuseppe Gonella, Antonio Guiotto, Dario Lazzaretto, Teodoro Lupo, Nicola Nunziata, Giulio Squillacciotti, Caterina Shanta, Elisa Strinna, Lucia Veronesi e Video Animazioni Vive. L’Archivio, a cui ogni artista può iscriversi liberamente, è nato secondo lo statuto dell’istituzione e in continuità con lo storico testamento della fondatrice Felicita Bevilacqua La Masa. Attualmente include più di 500 nomi e la scelta è caduta lungo un percorso temporale che va dal 2003 ad oggi. In effetti, si ramifica spazialmente a una pluralità di protagonisti attivi su tutto il territorio nazionale, per creare un percorso critico grazie ai lavori selezionati. In questo modo allo stesso tempo è possibile sia uno studio del mezzo video che un’analisi della produzione artistica recente.
Il Cake away, composto da Monica Bosaro, Enkelejd Doja, Elisa Fantin, Valeria Iacovelli, Giada Pellicari e Samuele Piazza, ha deciso attraverso un focus attento di individuare una serie di linguaggi e temi comuni, evitando di incanalare la scelta in vere e proprie categorie. Infatti è possibile riscontrare nei lavori analizzati tre direzioni precise, che sono state rappresentate durante le serate della programmazione. Lo start è con Memoria e narrazione del video, qui al centro è la tendenza narrativa, documentaristica o fantastica, considerata, in modo più ampio, nel vortice della memoria con uno sguardo specifico all’intreccio visivo tra le componenti nei video d’artista. Il secondo appuntamento, Il corpo nel video: gesto e rituale, previsto martedì 18 febbraio, abbraccia le molteplicità dell’uso del corpo all’interno di video che rappresentano attualmente una tendenza più concettuale e sperimentale e prende in considerazione opere dove la figura dell’artista o del performer sono dedicate alla ripetizione di gesti o allo svolgimento di azioni rituali. Infine, nell’ultima serata di martedì 25, con I linguaggi dell’animazione, si analizzano le varie forme in cui questo metodo comunicativo può di evolversi: dagli approcci in comune con il disegno e la pittura, passando poi all’utilizzo dello stop motion, per concludere con lavori prevalentemente digitali.
Fino al 25 febbraio, fondazione Bevilacqua La Masa, palazzetto Tito, Dorsoduro 2826, Venezia, info: www.cakeawayvenezia.tumblr.com