Servono soldi per l’arte, Marino chiama i mecenati arabi, statunitensi e coreani

Roma

Il patrimonio artistico di Roma? Una ricchezza, secondo il sindaco Ignazio Marino, che deve anche cercare un sostegno economico di tipo filantropico e mecenatistico da parte di altri paesi. Poi la rivelazione: «Abbiamo già dei progetti che stiamo sottoponendo a dei mecenati filantropi degli Stati Uniti, e a governi di alcuni paesi come l’Azerbaijan, il Kuwait, la Corea del Sud. Per esempio – ha annunciato il sindaco – per quest’ultimo paese stiamo valutando l’ipotesi che possano fornire materiale tecnologico per illustrare i contenuti di un luogo come la passeggiata archeologica, o altri musei. Con l’Arabia Saudita abbiamo un progetto di scambio di conoscenze nel settore archeologico. Utilizzeremo anche interventi filantropici per restaurare le nostre aree archeologiche, stesso tipo di intervento lo stiamo predisponendo con il Kuwait. In questo momento dunque – ha concluso Marino – stiamo dando seguito con proposte concrete agli incontri bilaterali di questi mesi, sperando di avere delle risposte importanti non solo per l’arte ma anche per l’economia». A chi gli chiedeva se avesse in mente qualche monumento o luogo in particolare da restaurare, Marino ha risposto: «Abbiamo una lista di diversi monumenti che stiamo sottoponendo a vari filantropi, e quindi almeno finché non c’è una dimostrazione concreta di interesse, preferisco rimanga confidenziale».