Piero Toresella

Trieste

Il volume raccoglie un compendio della produzione degli ultimi tre anni, dal 2010 al 2013, dell’artista. Il segno distintivo della proposta figurativa di Toresella è il rilancio deciso della necessità di affrontare, da parte della pittura, il nodo gordiano della trasformazione del sublime (da ‘oggetto’ impresentabile a ‘impensabile’), avvenuta durante la post-modernità sino ai nostri giorni causa la rivoluzione informatica, che ha fatto della potenza di calcolo e della dimensione virtuale le caratteristiche principali della seconda natura in cui agisce il soggetto della contemporaneità. Su questo sfondo, l’esercizio del pittore è misurare la potenzialità della rappresentazione in condizioni estreme, cercando di far balenare la traccia dell’invisibile attraverso la decorticazione dell’immagine o, come sottende il titolo, la sua de-figurazione.

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