La contemporaneità del marmo

L’Accademia di belle arti di Carrara, fondata nel 1769, fa parte delle accademie storiche italiane. Strettamente connessa al territorio, e cioè alle cave di marmo delle Alpi Apuane, la sua fama e la sua vocazione sono legate, da sempre, all’insegnamento e alla pratica della scultura. Infatti l’Accademia è dotata dei laboratori di tecniche di formatura, di tecniche di  fonderia, di tecniche del marmo e di un’isola robotica di fresatura, che consente la lavorazione meccanica del marmo attraverso la scansione digitale del bozzetto. Grande importanza assume per l’Istituzione anche il corso di restauro lapideo, che negli ultimi anni ha permesso il restauro di gran parte della collezione della sua  gipsoteca, che contiene, tra le altre, opere di Canova, Bartolini, Thorvaldsen e della scuola carrarese dell’Ottocento. Tuttavia, va subito detto che l’offerta formativa che oggi l’accademia propone tocca trasversalmente i diversi linguaggi dell’arte: dalla pittura alla scultura, alla scenografa, alla decorazione, alle arti multimediali. Proprio la Scuola di nuove tecnologie dell’arte è  stata una delle prime a essere fondata in Italia, nei primi anni Novanta.

Convinti che l’Accademia debba essere, oltre che luogo di apprendimento, anche sede di produzione di importanti manifestazioni culturali,  oltre al restauro dei gessi e dei marmi romani provenienti dal patrimonio dell’istituzione, si è data vita a una serie di iniziative. Oltre alle mostre degli studenti, presentate sia all’interno che all’esterno dell’Istituzione, con la settimana dell’Open day vengono annualmente  aperti al pubblico i laboratori, che possono essere visitati durante le ore di didattica. Tra gli ultimi progetti didattici va segnalata la rappresentazione dell’opera lirica di Henry Purcell Didone e Enea prodotta dalla Scuola di scenografia in collaborazione con il Conservatorio di Genova Niccolò Paganini.

Convinti che sia centrale il rapporto con le altre Istituzioni del territorio, la Scuola di scultura ha  realizzato, con l’ausilio dell’area robotica, copie in cemento di nove calchi di statue steli conservate nel Museo archeologico di La Spezia. Certi che lo studio del contemporaneo non possa eludere la conoscenza della storia, e che anzi la comprensione del  rapporto tra  il passato e il presente sia nodale per l’apprendimento, l’accademia ha proposto negli anni sia mostre di arte contemporanea, tra cui  l’installazione di Giulio Paolini Aula di scultura (2008), una mostra sull’Arte povera  (2010), una mostra sulla storia della Biennale di scultura di Carrara  (2013); sia delle mostre che mettevano in dialogo  opere di artisti contemporanei con opere dei maestri della scultura dell’Ottocento, come D’après Canova-Omar Galliani: opere  1977-1980 (2011) e Gianni Dessì-Vis-à-vis. (2012).

A cura di Lucilla Meloni, direttrice dell’Accademia di belle arti di Carrara. Info: www.accademiacarrara.it