Torna anche SetUp

È arrivata Arte Fiera e come l’anno scorso torna anche SetUp, fiera indipendente di respiro internazionale che ospita giovani artisti e curatori. Organizzata da Alice Zannoni e Simona Gavioli, questa rassegna ha una programmazione culturale ricca di talk, performance, progetti speciali e premiazioni e ospita interventi di artisti di rilievo come Ryan Mendoza, Nino Migliori e Alessandro Bergonzoni. Anche la location, l’Autostazione di Piazza XX Settembre, ha un gusto alternativo: al primo piano si dislocano lungo il corridoio le varie stanze, che prendono la forma di studi di artista; ogni spazio è riservato a una galleria, 29 in totale, con altre 4 sale dedicate a diverse attività dal nome accattivante: Ricreatorio, Giardino dei bambini, SetUp Blab e sala Talk. Un programma intenso quindi, che ruota attorno al concetto di Riqualificazione da attivare tramite la cultura e i suoi molteplici livelli d’intervento, con l’obiettivo di creare sinergie e produrre energie per ripensare il presente e il futuro. Per questo sono state messe in atto diverse e importanti collaborazioni: il Gruppo dei Giovani Imprenditori di Unindustria Bologna affianca il comitato scientifico di SetUp per premiare il miglior artista e miglior curatore under 35 con il progetto Young&Young e organizza il Contemporary party, evento mondanissimo previsto per sabato sera. La Molisana, altro main sponsor, a sua volta assegnerà il premio della Critica Talent Scout La Molisana Food for Art, che prevede una residenza a Campobasso, città sede dell’azienda. Inoltre SetUp collabora con il roBOt Festival (celebre manifestazione internazionale di musica elettronica che si svolge tutti gli anni a Bologna) con una performance di Fedra Boscaro e Tommaso Arosio, e ovviamente una serata al Club Locomotiv la notte del 24.

In mostra troviamo gallerie da tutta Italia e alcune straniere da Berlino, Cipro e Hersdorf. Le opere dei giovani artisti raccontano del clima culturale dei nostri giorni attraverso interventi che passano dalle opere su tela, come i dipinti ad olio, quasi manieristi, di Severino Buttò sul tema del sacro e del profano di grande impatto visivo, a sculture con materiali di scarto (Do Not Follow the White Rabbit), dalla fotografia ironica e vintage del gruppo di Milano Foto Marvelli, con pezzi anche molto a buon mercato, alle incisioni, dai video, alle installazioni nello spazio di Lucia Amalia Maggio la quale crea strutture coloratissime composte di fili che si collegano come fossero sinapsi. Di tutto un po’.

Questa edizione di SetUp punta a incoraggiare i giovani, a produrre e sponsorizzare arte e intrecciare dialoghi tra diverse parti, per promuovere una cultura, accessibile a tutti e che si espande anche fuori dall’istituzionale, creando nuove proposte sia per il pubblico che ne fruisce sia per gli artisti che la animano.