Art City White Night

Bologna

In contemporanea all’apertura al pubblico di Arte Fiera, rassegna dedicata al contemporaneo giunta quest’anno  alla sua 38ma edizione, anche le vie del centro di Bologna, grazie ad Art City, si animano di un infinito numero di realtà espositive, di eventi e mostre off, fuori dagli spazi delle fiera ufficiale, che forniscono al pubblico dell’arte la possibilità di confrontarsi con le espressioni più eterogenee del panorama italiano e internazionale. Tra gli eventi di maggiore interesse spicca Il Piedistallo Vuoto, fantasmi dall’Europa dell’est esposizione allestita presso gli spazi del museo Civico archeologico. La mostra, a cura di Marco Scotini, offre al pubblico uno sguardo ampio e complesso sull’arte prodotta nei paesi dell’Unione Sovietica a cavallo tra la costituzione e il dissolvimento del blocco politico socialista.  Nelle opere dei 45 artisti presenti in mostra (tra gli altri Marina Abramović, Adrien Paci, Pawel Althamer, Ilya e Emilia Kabakov), divise in due sezioni tematiche Il Teatro dei gesti e L’Archeologia delle forme, torna in modo quasi ossessivo l’idea di un passato diviso tra la sua dimensione fantasmatica, pronto quindi a dissolversi, e la sua disposizione a riattivarsi nell’oggi; un continuo dialogo tra forme e immagini che si collocano tra una radicale immaterialità e la fisicità più cruda. Con il suo intervento presso la galleria Cavour, appendice urbana e delocalizzata della mostra, Armando Lulaj propone agli sguarda distratti dei passanti una versione al neon e rovesciata della scritta “arbeit macht frei” che, come è noto, si staglia fuori dai cancelli di Auschwitz, come a comunicare nel ribaltamento un’idea di libertà riconquistata. Poco distante, le sale del museo della Musica, ospitano Luci per k. 222, il lavoro in site specific di Grazia Toderi. La videoartista padovana nel corso di una precedente visita in questo luogo viene colpita dalla paradossale condizione di silenzio a cui sono costretti gli strumenti che in esso vengono custoditi. Decide allora di riattivarne simbolicamente il suono, riprendendoli con il video e inserendoli in una proiezione ambientale nella quale, oltre a emettere un indistinto segnale acustico, vorticano concentricamente assieme ad un’ellisse che sta a rappresentare allo stesso tempo un pentagramma e un orbita stellare, segno del consueto interesse della Toderi nei confronti di temi cosmici. Di registro decisamente più pop, a testimoniare l’anima poliedrica degli eventi di Art City, è Burn Clear, piccola e curiosa esposizione di fumetti, pitture e grafiche dell’illustratrice Anna Deflorian, ospitata presso il nuovo spazio Zoo in Via Maggiore. Allo stesso tono divertito e ludico appartengono gli interventi che la coppia di artisti Joy and Blue (Fabio la Fauci e Daniele Sigalot) realizza all’interno delle sale di palazzo Poggi. My childhood is getting older, questo il titolo dell’esposizione, attraverso tre interventi installativi, gioca in modo sottilmente ironico a decostruire la serietà del museo scientifico (La matematica non sarà mai il mio mestiere, una miriade di capsule farmaceutiche che ricoprono un intero pavimento) o quella del museo militare (Learning how to fly, un enorme aereo di carta conficcato in una montagna di terra come a prendersi gioco di un attacco in picchiata rivolto al terreno). Oltre alle produzioni iper-contemporanee, nel grande museo diffuso nel quale Bologna si è trasformata in questi giorni, è possibile incontrare anche mostre rivolte a promuovere e conservare le produzioni artistiche delle avanguardie dello scorso secolo. Antico e Moderno, a cura di Angelo Mazza, ospita la preziosa collezione della fondazione Cassa di risparmio in Bologna, tra cui spiccano tele di maestri del ‘900 italiano come Balla, Sironi, De Pisis, De Chirico, Casorati. Grande attenzione è ora rivolta alle prossime inaugurazioni (questa ci sarà il verinissage della mostra di Rachel Whiteread al MamBo) e soprattutto alla Art City White Night, la notte bianca dell’arte, nella quale i musei, così come le gallerie, gli spazi indipendenti e i locali cittadini ospiteranno performance, concerti e manifestazioni rigorosamente dal vivo.

Info: www.artefiera.it

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