I premiati con il Nonino 2014

Percoto (Ud)

Vanno alla palestinese Suad Amiry, allo scrittore portoghese Antonio Lobo Antunes, allo psichiatra Giuseppe Dell’Acqua e al filosofo francese Michel Serres i premi Nonino 2014, giunti alla 39esima edizione e promossi come sempre dall’omonima distilleria friulana. L’assegnazione è stata decisa dalla giuria internazionale presieduta dal Nobel V.S. Naipaul, composta tra gli altri da Ermanno Olmi, Claudio Magris, Edgar Morin e della quale è entrata a far parte la ricercatrice Fabiola Giannotti, vincitrice del Nonino lo scorso anno. La consegna avverrà il 25 gennaio prossimo nella sede delle distillerie Nonino, a Ronchi di Percoto, in cui si terrà anche un brindisi a Peter Higgs, Nobel per la fisica 2013 e insignito del premio Nonino 2013 Maestro del nostro tempo.

A Suad Amiry è stato assegnato il Nonino Risit d’Aur, per la sua attività di poliedrica donna di cultura palestinese che si batte da sempre per la pace. Fondatrice del Riwaq Center for architectural conservation a Ramallallah per salvaguardare e catalogare il patrimonio artistico palestinese e con esso le tradizioni e la memoria del suo popolo, da scrittrice ha usato il fioretto con Sharon e mia suocera, sottile e ironico testo, e la sciabola in Murad Murad, racconto dove denuncia i diritti negati e le dignità calpestate di esseri umani che vivono nella speranza di un futuro di libertà. “Lobo Antunes riceverà il premio Internazionale Nonino per il il canto struggente di un ribelle senza pace – scrive la giuria nelle motivazioni – che polifonicamente distrugge la sintassi. Uno scrivere dove violenza e malinconia sono immerse in una solitudine metafisica e si intrecciano”. A Dell’Acqua è stato assegnato il Nonino 2014. Accanto a Franco Basaglia ha “combattuto la lunga e perigliosa battaglia che ha portato prima alla trasformazione e quindi alla chiusura degli ospedali psichiatrici – scrive la giuria – riforma fondamentale per la difesa di elementari diritti umani di persone per molto tempo ignorate o respinte nella loro sofferenza”. Infine, Michel Serres riceverà il Maestro del nostro tempo. Per la giuria “il suo pensare, sovente poetico spazia in ogni campo del sapere; oggi la sua attenzione filosofica è dedicata con amore e rispetto alle illusioni e speranze delle nuove generazioni. Mirabile il suo testo del 1990 Il contratto Naturale, un atto d’amore sapienziale che ci invita a rispettare sia la forza che la fragilità di un pianeta che stiamo ferendo”.