Damiano Dargenio ci presenta hic et nunc il suo nuovo e appariscente lavoro fotografico (allontanandosi dal suo passato scatto stile moda secondo una profonda e consapevole scelta stilistica) che si connota in questo scenario apocalittico dominato dalla scienza e dalla fantascienza che nasce dalla “matrice” tabellare informatica e matematica che associano i dati che circondano la nostra dimensione. Le sue fotografie sono abitate da personaggi cibernetici, dunque, che ci permettono di rivivere le atmosfere cinematografiche dei noti cult Blade Runner e Matrix, dove i colori sono “fumosi” grigiastri e con atmosfere sospese, quasi irreali. Oggetti statici ed esseri meccanizzati nell’una o nell’altra parte del proprio corpo. Ogni scatto sembra un fotogramma di un ipotetico film che ci narra di un’ ipotetica storia insita nel fotogramma stesso. Essa è dotata di una vita propria e che sembra urlare al cyberspazio. Concettualmente l’idea Cyberpunk colta nelle opere di Damiano Dargenio è chiaramente rispecchiata nella teoria del ponte di Rosen. La cosiddetta strozzatura spazio temporale che in relatività collega due universi paralleli che non possono comunicare se non tramite il collasso in un buco nero. E’ lì che percepisco la connessione tra il mondo in cui viviamo e quello “altro” che potrebbe essere contemporaneo o paradossalmente la proiezione futura di ciò che diverremo.