Hitnes in galleria

Il 19 dicembre nella galleria 999 Contemporary, inaugura la mostra di Hitnes dal titolo Lo storno e la mosca, piccole psicosi incise. Attivo come writer fin dagli anni ’90, Hitnes inizia la sua attività agendo illegalmente nello spazio urbano, il suo è un gesto che affonda le radici nella cultura di protesta che ha dato origine al fenomeno dei graffiti. Sviluppa poi una particolare attitudine a sperimentare le più differenti tecniche artistiche che, unita a un interesse per l’etologia, lo porta a fare della narrazione dei comportamenti animali il nucleo centrale di molta della sua ricerca figurativa. In questa mostra sono esposte una serie di raffinate incisioni, poi rielaborate con la pittura acrilica, che raccontano un complesso mondo naturale nel quale anche gli animali e le piante sono soggetti a uno stato di alterazione psicologica.

La creazione di quest’universo fantastico e distorto ha origine dalla lettura che l’artista compie del libro Ambienti animali e ambienti umani. Una passeggiata in mondi sconosciuti e invisibili del biologo Johannes Johann von Uexkül. Questi, in un capitolo dedicato agli ambienti magici, racconta la singolare storia di uno storno, un uccello che pur essendo nato e cresciuto in stato di cattività, e non avendo mai maturato una reale esperienza del mondo naturale, inizia a sviluppare la visione psichica di una mosca, a catturarla mentalmente e infine a mangiarla. Come afferma Stefano Antonelli, gallerista e curatore della mostra: «Hitnes riflette sul modo nel quale anche nelle piante e negli animali, gli istinti primari quali il cacciare e il nutrirsi affiorino in maniera distorta, in forma di psicosi, nel momento stesso in cui questi animali vengono costretti in una condizione di vita totalmente altra rispetto a quella che la loro natura rivendicherebbe». È sempre il curatore a spiegare come quella di Hitnes sia in fondo una storia indicativa delle complesse relazioni che si stanno istituendo tra l’arte contemporanea e le molteplici esperienze che hanno avuto origine dal mondo dei graffiti. I lavori esposti in questa mostra non costituiscono infatti il prelievo di frammenti d’arte urbana semplicemente catapultati dentro lo spazio espositivo ma il tentativo di un artista maturo di istituire un dialogo, certo non privo di complessità e contraddizioni, con il più ampio sistema dell’arte contemporanea.

Fino al 19 gennaio; 999Contemporary, via Volta 48, Roma; info: www.999gallery.com

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