Sembra di assistere a una rivalutazione generale dell’arte di Giosetta Fioroni. Una delle prime mosse fatte in questo senso è firmata Marco Delogu che da bravo fotografo preferisce lasciare da parte le tele e concentrarsi sull’artista. Nel 2012 Delogu realizza, infatti, una serie di fotografie che si concentrano sulla figura in carne ed ossa della Fioroni, chiamarli ritratti non sarebbe giusto, il volto della creativa è reso quasi irriconoscibile e viene trasformato, truccato per darne un’idea a metà fra il reale e l’onirico. I lavori sono poi stati esposti al Macro sotto il nome di Alter Ego. La Gnam non è da meno ed ha da poco inaugurato un’esposizione dedicata all’artista dove vengono riproposti i suoi argenti, colore caro alla creativa, e una serie di lavori ricollegabili al teatro, altra sua grande passione.
È proprio dal suo amore per il palco che prende le mosse la mostra inaugurata alla galleria La nuvola di Roma. Esposti nei locali dello spazio a via Margutta ci sono lavori che si concentrano sul teatrino, ricordo caro della sua infanzia essendo sua madre una marionettista e organizzatrice di spettacoli per bambini. A queste prove si aggiungono le tele classiche della pittrice di piazza del popolo e una raccolta di ceramiche lavorate dalla creativa appositamente per l’esposizione. Sono nove pezzi gli inediti chiamati da Fioroni Vestiti e otto carte che si lasciano ispirare dalle liriche di poeti come Zanzotto, Coleridge, Holderlin e Rilke e che prendono il nome dalle composizioni che hanno lanciato la scintilla della creazione. In alternativa al catalogo Giosetta ha realizzato un libro My story, la mia storia, pagine presentate sotto forma di diario personale che rievocano al carriera dell’artista.
Fioroni non è però solo un’artista italiana, ma grazie al periodo di fermento che animava la Roma degli anni Sessanta e Settanta nella quale Giosetta ha lavorato conoscendo e frequentando gli artisti più noti della pop art nostrana come Schifano, Rotella e Festa, è riuscita ad acquistare una notorietà internazionale come la mostra al Drawing center di New York ben rappresenta dove vengono presentati più di ottanta lavori fra tele, disegni, video e lavori legati (di nuovo) al teatro.
Fino al 14 febbraio; galleria La Nuvola, via Margotta 51, Roma; info: www.gallerialanuvola.it