Lignarius, restauro e non solo

Persone di tutte le età, fianco a fianco, intente a restaurare un mobile, un quadro, un libro o una cornice. Ma anche a dipingere, creare vetrate o decorazioni pittoriche. Così si presentano agli occhi del visitatore i laboratori dell’Associazione culturale Lignarius, in pieno centro di Roma, non lontano dalla stazione Termini. I più giovani sono qui per imparare un mestiere. Ma c’è anche chi frequenta un corso per passare il tempo libero, restaurare un proprio mobile o arricchire la casa con un trompe l’œil.

Girando per i vari laboratori colpisce la forte presenza femminile. Ma la falegnameria, il restauro ligneo non sono mestieri maschili? Sorride Stefania Nicolamme, 23 anni: «No, al contrario, secondo me la donna è più propensa a creare e cercare di ottenere risultati concreti. È un lavoro pratico in cui si può usare anche la fantasia e ci si può mettere in gioco. I mestieri artigiani mi affascinano. E apprezzo profondamente l’arte, le tecniche antiche e moderne. Ho iniziato a frequentare Lignarius con un corso gratuito, nell’ambito di un programma di formazione.  Ora continuo a fare pratica, e nel frattempo riesco a effettuare anche qualche lavoro di restauro». Iacopo Mercuri, 32 anni, è qui a iscriversi per il secondo anno: «Sono felice di aver trovato questa associazione in internet. Mi permette di specializzarmi nel restauro, un mestiere che mi appassiona, con cui avevo già dimestichezza a livello di hobby. Credo che l’artigianato possa fornire una validissima alternativa per tanti giovani, soprattutto in un periodo di crisi e di carenza di lavoro».

Frequenta invece da otto anni Riccardo Treppiccione, che viene da un mondo molto lontano dall’artigianato. Una vita nell’esercito, fino a diventare generale di divisione dell’esercito: «Sono capitato a Lignarius incuriosito da un trafiletto su un giornale. Da allora non sono più andato via. Ho finalmente realizzato un desiderio che avevo fin da bambino, quello di effettuare un lavoro manuale creativo. Nello stesso tempo ho trovato l’ambiente ideale per allargare le mie amicizie e utilizzare piacevolmente il tempo nell’età della pensione. Ho frequentato corsi di doratura, intaglio, restauro cartaceo, restauro mobili… e continuerò ancora».

Stefano Nespoli, responsabile della struttura insieme a me, è anche l’insegnante dei corsi di restauro mobili e antiquariato: «Dopo oltre vent’anni di attività lavoriamo sempre con entusiasmo anche perché siamo convinti che l’artigianato possa creare un’occasione reale di lavoro. Il lavoro oltre che cercato può anche essere creato». Migliaia di allievi si sono succeduti nei ventuno anni di corsi. Ma Lignarius non è solo un istituto di formazione. È anche un centro di restauro, arti decorative, artigianato artistico che collabora con enti pubblici e privati, realizza esposizioni, eventi culturali e mercatini. E da alcuni anni anche visite guidate, viaggi, serate a tema.

A cura di Paola Staccioli, responsabile della scuola di arte, artigianato e restauro Lignarius, via Mecenate 35, Roma. Info: www.lignarius.net