Via dei Fori imperiali, il sindaco la vuole demolire

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Smantellare una delle vie più belle del mondo o creare il parco archeologico più grande del mondo? Una questione che da tanto anni anima il dibattito a Roma e non solo. Il nuovo sindaco di Roma, Ignazio Marino, lo ha detto molto chiaramente: vuole sotterrare questo celebre tracciato che passeggia tra le rovine del Foro romano e far riemergere tutti i ruderi che, inevitabilmente, riposano da anni sotto l’asfalto. E sembra molto determinato in questa sua intenzione, più di chi lo ha preceduto e che era tentato dalla stessa iniziativa. Tanto che ha promosso anche un sondaggio fatto dal quotidiano La Repubblica. Un sondaggio che per ora sta dando ragione, sembra, ai demolizionisti: l’83% delle persone ha risposto favorevolmente alla realizzazione del più grande parco archeologico del pianeta. «Una maggioranza così importante va ascoltata, ed è quello che l’amministrazione farà – ha detto oggi Marino – lo faremo ascoltando i suggerimenti e la guida del ministro dei Beni culturali che evidentemente è molto motivato a valorizzare l’arte, la cultura e l’archeologia del nostro paese». Diciamoci la verità, la scelta non è facile e indolore, forse non basta affidarla a un semplice sondaggio di un giornale. Stiamo parlando di una strada, la via dei Fori imperiali, che attraversa per circa un chilometro i fasti orgogliosi del centro dell’antica Roma e che sfocia al Colosseo, abbracciandolo in uno snodo che coinvolge anche il maestoso arco di Costantino. Una via che è diventata un simbolo di Roma in tutto il mondo, che permette a tutti, da anni, di poter godere gratuitamente di una bellezza tanto profonda da apparire quasi aggressiva. Troppo insensibile, per molti, guardarla come se fosse solo un ammasso di cemento. Ma il popolo di Repubblica, vestito da Augusto, ha decretato, con il pollice verso, la cancellazione di una memoria collettiva. È troppo chiedere qualche valutazione un po’ più approfondita?