Doctorclip, fra poesia e videoarte

Giovedi 24 e venerdi 25 ottobre il nuovo cinema Aquila ospita la quarta edizione di Doctorclip, Romapoesia film festival. Una due giorni ai confini della parola: con una ricca scelta di proiezioni tra poesia e videoarte, con le selezioni dai festival internazionali di Oslo e Berlino, i reading a microfono aperto e con la straordinaria partecipazione di Amiri Baraka, ospite d’onore e presidente di giuria nonché protagonista di una performance poetica dal vivo nella serata conclusiva. La manifestazione è il primo festival italiano di videopoesia, appuntamento biennale dedicato all’esplorazione dei territori di confine fra le lettere e le arti visive. La contaminazione diventa oggi condizione per la sopravvivenza di un’identità della parola poetica, non più univoca ma multiforme, caleidoscopica, di confine. Le migliori opere pervenute da ogni angolo del mondo si misurano e sono giudicate da una giuria internazionale che assegna il Doctroclip award. Per questa edizione la giuria è composta da Baraka, dai direttori artistici dei festival internazionali di poetry film (Thomas Zandegiacomo per Zebra Berlino e Birgit Hatlehol per Oslopoesie), da Marco Maria Gazzano e Caterina Davinio, che racconteranno il cinquantenario della videoarte. Ma cos’è la videopoesia? Una esplosione di un confine, il libro esce dalla carta per approdare nei territori dei clip come spot o come videoclip musicale. Così la videopoesia racconta la sperimentazione sul confine tra l’arte e le parole, in cui le leggi e le regole possono essere persino capovolte. Doctroclip, insomma, racconta un limite: due giorni per affermare che una linea di confine, specialmente nel mondo dell’arte, nell’istante in cui viene tracciata, contiene in sé la propria cancellazione, che la deflagrazione è già in atto al momento della definizione di un proprio non contaminato dall’altro. Info: www.doctorclip.org

REEL DOCTORCLIP 013 from DOCtorCLIP on Vimeo.

Articoli correlati