La magia delle parole, Alighiero Boetti

Milano

La galleria Repetto projects presenta la mostra La magia delle parole. Alighiero Boetti opere su carta, 1964-1990. Massimo artefice della ripetitività, della serialità, dell’ironia, del gioco, sempre alla ricerca della spersonalizzazione e dell’identità assoluta, multipla, collettiva, contro l’ingombrante e retorico peso della personalità, Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) riteneva la pittura tradizionale un tradimento verso i rinnovamenti promossi dal ’68: uno sciocco allontanarsi dal mondo reale, un distaccarsi dalla vita quotidiana, concreta. In realtà, non si inventa mai nulla, il genio creatore non esiste: esistono gli oggetti, le forme, le cose, i nomi; esistono il mondo, l’universo, il destino, il caso. Meglio far realizzare una propria idea dalle semplici mani dell’altro, degli altri. Tuttavia, nelle opere su carta: disegni, biro, tecniche miste, acquerelli, Boetti sembra recuperare, almeno in parte, il gioco dell’io, il culto di un ironico e personale artigianato; soprattutto, il leggero e trasparente fantasma della pittura, sempre sotteso e sempre negato.

Articoli correlati