La principessa ribelle

Il museo Bagatti Valsecchi storica dimora dell’omonima famiglia, ubicata nel cuore del ricco quartiere Montenapoleone, al centro di Milano, è fra le più importanti e meglio conservate case museo d’Europa. In questi giorni la collezione permanente viene affiancata dall’esposizione Sacro e profano una raccolta delle preziose opere di Ira de Fürstenberg in mostra fino a domenica 29 settembre. L’iniziativa curata dal regista e amico Pier Luigi Pizzi, si presenta come una liturgia privata e altamente simbolica messa in scena con crocifissi, calici e ciotole, tutti artifici ottenuti con lussuosi assemblaggi: oggetti realizzati mescolando cristalli di rocca e marmi rari, intarsiati con pietre preziose e decorati con simboli sacri, quali angeli o corone di spine in oro e argento.

Una mostra che pare un evento mondano con opere eseguite dagli anni novanta in poi, dell’attrice e artista italiana nata dal matrimonio del principe Tassilo zu Fürstenberg e l’ereditiera Clara Agnelli. L’artista ha realizzato più di duemila opere in vent’anni, attraverso operazioni di nobile ready-made, lavora a scatole, tagliacarte, cornici, tazze, borse e centri tavola unici; per ogni opera vengono riprodotte un massimo di tre copie per mantenerne l’unicità e l’autenticità. Le sue creazioni prendono vita da vecchi oggetti portati da viaggi lontani o acquistati in negozi di antiquariato e integrati con quarzo, cristalli di roccia, porfido, malachite, giada, corallo, oro e argento. Le sue creazioni riflettono la sua vita, Ira de Fürstenberg ha infatti viaggiato per il mondo fin dalla sua infanzia, ha vissuto a Parigi prima di trasferirsi a Roma, dove ha iniziato la carriera di attrice a Cinecittà è lì ha conosciuto il leggendario produttore Dino de Laurentis. “Principessa ribelle” è così che le piace definirsi, descrivendo la sua vita come tumultuosa. Dal 1993 organizza esposizioni del suo lavoro in tutta Europa.

Fino a 29 settembre; museo Bagatti Valsecchi, via Santo Spirito 10, Milano; info:  www.bagattivalsecchi.house.museum/museo.htm