Appunti di viaggio di Wim Wenders

Wim Wenders (Düsseldorf 1945) è uno dei principali protagonisti del nuovo cinema tedesco. L’attività di film maker è da sempre accompagnata dalla fotografia che riveste nei suoi celebri film un ruolo fondamentale nella descrizione di atmosfere sospese, nella realizzazione di immagini pregnanti di paesaggi desolati o di scenari urbani in cui il tempo è all’opera. Appunti di viaggio è il titolo della mostra allestita a Napoli, a villa Pignatelli dal 21 settembre al 17 novembre che raccoglie una selezione di 20 fotografie di diverso formato scattate nell’ultima decade e tratte dalla pubblicazione più recente di Wenders, Places Strange and Quite edita nel 2013. La fotografia è per Wenders strumento per fissare la realtà dalla quale l’uomo si sta progressivamente allontanando rapito dalla virtualità dell’epoca contemporanea e favorito dall’utilizzo delle nuove tecnologie digitali. L’apparente staticità delle immagini scattate in Germania, Armenia e Giappone, confrontata con quelle in movimento dei film, è superata divenendo spunto per un racconto. Frammenti di una verità personale dichiarata attraverso l’angolazione che stimolano però la capacità immaginifica dello spettatore, accompagnato in questo viaggio anche dagli appunti dell’artista. Il corpus di opere in mostra, curato da Adriana Rispoli,  rispecchia i filoni principali della ricerca di Wenders: la percezione diretta della realtà nel vedere e nel viaggiare. Immagini sospese che raccontano il passaggio dell’uomo attraverso la sua assenza, la memoria dei luoghi in un silenzioso flusso del tempo.