Recuperati migliaia di reperti archeologici

Lavinio

Salvati dal saccheggio dei tombaroli numerosi reperti di età tardo-repubblicana e imperiale grazie all’intervento delle fiamme gialle del gruppo Tutela patrimonio archeologico di Roma. Com si legge su Repubblica, si tratta di un sito mai indagato e probabilmente collegato al santuario di Giunone Sospita (la Salvatrice), dove sono stati ritrovati più di 24mila frammenti di terracotta, elementi architettonici in marmo e monete, presto destinati alla fruizione pubblica. Ritrovati anche componenti elettronici e utensili utilizzati dai tombaroli. A poche centrinaia di metri glii scavi nella stipe votiva di Pantanacci, a Lavinio, dichirati di grande rilevanza scientifica per lo stato di conservazione, le dimensioni e per la vicinanza al santuario.

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