L’arte del cinema

Bellagio (Co)

Il grande cinema d’autore trova il suo ampio e meritato spazio nel festival di Bellagio e del lago di Como (la cui prima edizione risale al 2011), in cartellone dal 15 al 25 luglio nella biblioteca comunale di Bellagio. Evento speciale quello di Il cinema e le arti, apripista di un progetto pluriennale che porterà il centro comasco ad avere un proprio festival internazionale dedicato alla settima arte. Divise in tre categorie (musica, letteratura e arti visive) tutte le ventidue proiezioni – accompagnate da incontri con autori ed esperti del settore – sono ad ingresso rigorosamente gratuito, realizzate con il supporto della fondazione Cineteca italiana. Categorie in grado di evidenziare, assai bene, differenti filoni tematici come il mondo degli artisti sperimentali oppure il Cinema prima del cinema, con un occhio di riguardo a numerosi omaggi agli anniversari 2013 di Giuseppe Verdi, Gabriele D’Annunzio e Richard Wagner (domenica 21 luglio il festival presenta al pubblico proprio la prima trasposizione cinematografica di un’opera wagneriana – Parsifal di Edwin Porter, datato 1904, con accompagnamento live della pianista Rossella Spinosa – per arrivare alla programmazione di pellicole dei nostri giorni). A coprire, dunque, un secolo di storia.

Focus sulla serata di apertura del Bellagio film festival 0.1 (questo il nome completo), con la conferenza di Matteo Pavesi, direttore della fondazione Cineteca italiana. A seguire il tributo a D’Annunzio, ovvero l’interessante proiezione del film del 1921 La nave (accompagnamento di Spinosa). Si salpa lunedì 15 con Addio del passato di Marco Bellocchio, pellicola del 2002. Piacentino di nascita ma adottato da Parma, Verdi rivive – e con lui la sua musica – nei luoghi storici dove risiedette e nei luoghi della memoria che per Bellocchio si identificano con la città natale, Piacenza. Addio del passato, si inserisce nella sezione musica del festival, al pari dei già apprezzati Il concerto (2010) di Radu Mihaileanu – in programma martedì 16 – Lezioni di piano, diretto nel 1993 da Jane Campion (giovedì 18), Tristano e Isotta (1911) di Ugo Falena (venerdì 19, sonorizzazione di Spinosa), Tutte le mattine del mondo (1991) di Alain Corneau (lunedì 22), Carosello napoletano (1953) di Ettore Giannini (mercoledì 24) e il documentario Buena vista social club (1999) di Wim Wenders (giovedì 25 luglio). Per quanto riguarda la sezione letteratura, mercoledì 17 il Bellagio film festival presenta Il primo uomo (2011), commovente lungometraggio di Gianni Amelio, che precede L’innocente (1976) di Luchino Visconti, in agenda giovedì 18, e Il giardino dei Finzi Contini (Vittorio De Sica, 1970) in proiezione sabato 20. Il giorno seguente protagonista il grande cinema di Alberto Lattuada con Il delitto di Giovanni Episcopo (1967); e ancora Visconti con Le notti bianche del 1957 (martedì 23) mentre La vita agra (1963) di Carlo Lizzani – nota curiosa: nell’opera è presente un cameo di un giovanissimo Enzo Jannacci – è in cartellone mercoledì 24 luglio. Un documentario sulle origini dello spettacolo cinematografico e i suoi inventori (Finalmente il cinema, Jérôme Prieur, 2011) apre, infine, il ciclo dedicato alle arti visive. Appuntamento a martedì 16. Incalzano Bacon’s Arena (Adam Low, 2006), un documentario, mai distribuito in Italia, dedicato al pittore irlandese Francis Bacon. La vita e il lavoro di Roman Opalka è al centro del lungometraggio One life, one oeuvre (Andrzej Sapija, 2011), in proiezione venerdì 19. Più che degna conclusione del festival: da sabato 20 a giovedì 25 luglio sono in rotazione ben quatto, ricercati lavori: Il mistero Picasso (Henry-Georges Clouzot, 1956), Damien Hirst: thoughts, work, life (Chris King, 2012), Cave of forgotten dreams (Werner Herzog, 2010), Exit through the gift shop (Bansky, 2010). In estate la settima arte ripara sotto le stelle di Bellagio. Info: cinema.bellagiofestival.com

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