Keith Jarrett suona al buio all’Umbria Jazz festival

Roma

Sono passati due giorni dall’esibizione di Keith Jarrett all’Umbria Jazz festival ’13 e il suo concerto fa ancora discutere. I fan, che attendevano da tempo il ritorno del celebre pianista, a inizio concerto sono stati messi di fronte ad una richiesta perentoria: “No photo, no video!”. La volontà dell’artista, che già in passato si era opposto all’uso smodato di flash e di riprese durante i suoi concerti, ha fatto sì che la performance si svolgesse a luci spente, in modo che nessuno, neanche i giornalisti, potesse riprendere dal vivo il concerto. Pertanto, di fronte al nervosismo di alcuni fan e, soprattutto, degli organizzatori dell’Umbria Jazz festival, si accende la diatriba quotidiana sulla ormai inevitabile necessità di utilizzare qualunque mezzo della nuova tecnologia per immortalare un momento, per condividerlo in tempo reale sui social network e sulle piattaforme informatiche. Come scrive anche Repubblica oggi, in una società sempre più spettacolarizzata l’esperienza diretta appare meno reale di quella virtuale, approvata e commentata dai propri amici e immediatamente riproducibile dai più. Fortunati quindi coloro che, malgrado le polemiche, sono riusciti a scattare in un momento opportuno una fotografia che probabilmente, tra qualche anno, varrà anche più del costo del biglietto del concerto.