Colosseo, Bray sblocca i fondi e Letta si impegna sulla cultura

Roma

Se non altro le lunghe file al Colosseo sono servite per riaccendere i riflettori su una questione antica e sempre attuale: i fondi alla cultura. Il ministero dei Beni culturali ha sbloccato i fondi per le retribuzioni straordinarie, a seguito delle agitazioni che hanno coinvolto soprattutto l’anfiteatro Flavio in questi ultimi giorni e che interessano, inoltre, archivi, biblioteche e aree archeologiche di tutta Italia. Il ministro Massimo Bray è ritornato sulla questione dei tagli alla cultura, sottolineando quali possono essere le difficoltà di intervento senza risorse disponibili. Nei giornali di oggi rimbomba l’eco delle sue parole: «Voglio vedere se qualcuno ha il coraggio di prendersela con me, se domani cade qualcosa a Pompei». Dal governo, comunque, giungono segnali rassicuranti. E il premier Gianni Letta ha garantito, dopo i disagi vissuti a Roma per via dell’interruzione del servizio dei dipendenti del Colosseo, il proprio impegno già a partire dai primi di luglio, con l’adozione di nuove linee politiche per la cultura e le grandi emergenze.