Andrea Mantegna varca per la prima volta le mura del Cremlino, nella Russia che tanto ama il Rinascimento italiano, ma dove non esistono tele dell’artista maestro della pittura del Quattrocento. E lo fa con un’opera simbolica, il San Giorgio, che è anche santo protettore di Mosca, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia dove è conservato dal 1856. Dal 19 giugno il quadro sarà esposto nell’Armeria dei Musei del Cremlino, dove il pubblico russo potrà ammirarlo fino al 22 luglio.