La visione dell’invisibile

Da Antonio Marras ci s’immerge nel mondo di Valerio Berruti (Alba, 1977) fatto di ombre, di trame di colore, protagoniste assolute di quei corpi di fanciullo che vibrano sulla tela. L’artista con la delicatezza di un bambino elabora le sue immagini che si fanno altro da sé, dalla materia stesa, divenendo concetto aperto a una comprensione più alta, dove l’idea primeggia indisturbata, accanto all’immaginazione e alla pura sospensione. «Berruti sembra vivere l’immagine in un tempo assoluto, agendo una strategia dell’ombra; l’immagine si muove, appare e scompare, insegue e rifugge, in una dimensione, altra e isolata, che permette la visione dell’invisibile», scrive Francesca Alfano Miglietti, la curatrice dell’esposizione. Che continua «Le ombre, le evanescenze, le tracce, le sagome, le ombre, il riconoscimento di un al di là del reale e del contingente, finestre aperte che invitano a sorpassare la soglia dell’immagine e della materia, per entrare nello spazio del concetto, dell’idea, dell’immaginazione, della sospensione del giudizio». Come ricorda la curatrice, osservando queste opere si va vivo il racconto di Plinio il vecchio che narra nel suo trattato naturalistico Naturalis Historia, nel quale la figlia di un vasaio di Corinto avendo perduto la testa per un giovane che presto sarebbe partito per molto lontano, disegna sulla parete il profilo del suo innamorato, venuto alla luce dall’ombra proiettata da una lucerna. Il padre così, commosso dal sentimento della figlia fa del suo schizzo un modello d’argilla, che fa poi seccare e cuocere per dare un corpo alla ua immagine e acquietare il dolore del angue del suo sangue.

Valerio Berruti vive e lavora a Verduno (Cn). Sono molte i suoi successi dopo la laurea in Critica d’Arte al Dams. La sua carriera inizia nel 2003 partecipando a Gemine Muse con un’installazione nel Museo d’Arte antica di Torino; nel 2004 vince il premio Celeste e il premio Pagine bianche d’autore della regione Piemonte; lungo il corso di questi anni si espone al pubblico, ricevendo conferme importanti e partecipa a varie mostre fino ad arrivare al 2012, anno in cui vince il rinomato premio Luci d’Artista a Torino.

Info: Bottega Antonio Marras, Via Cola di Rienzo 8, Milano. Info: 02 89 07 50 01; www.facebook.com/Nonostantemarras.

 

 

 

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