Evita Peròn alla Biennale e in libreria

Venezia

L’artista argentina, di origini italiane, Nicola Costantino si è trasformata in Evita Peròn alla Biennale dell’arte di Venezia. Il perché lo spiega a Concita De Gregorio su la Repubblica: «Volevo entrare nel mistero del suo corpo, abitarlo. Provare a dire, da dentro, quale sia il segreto che tutti quanti ci ossessiona come un vento che non cessa. Credo che la fragilità sia la chiave. La fragilità che diventa forza titanica››. Costantino ha costruito una macchina di ferro che richiama la struttura che sosteneva la Peròn nella sua ultima apparizione pubblica, secondo una leggenda. In Italia è appena uscito per Sur, il libro di Tomás Eloy Martínez, Santa Evita, tra i più letti in Argentina. Anche Martinez pone l’accento sul corpo della Peròn: «Ognuno legge il corpo di Evita secondo le prospettive del suo sguardo››.