Dopo trent’anni riesce il libro sull’architettura di Cesare Brandi

Firenze

Cesare Brandi è stato un importante teorico del restauro e critico d’arte, nonché fondatore dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro. Riesce per Castelvecchi edizioni, dopo trent’anni di assenza dal mercato, una sua celebre opera, Disegno dell’architettura italiana, dove in un viaggio per la penisola, lo storico dell’arte passa in rassegna monumenti e facciate che incontra lungo la strada con quel suo modo di scrivere a metà fra la poesia e l’accademia. Alberto Arbasino, suo compagno d’avventure, descrive così sulla Repubblica di oggi il libro ristampato: “Chicche continue. «La cappella è costipata». «La maturazione è folgorante». «Una tematica dell’espanzione che è la formulazione spaziale architettonicadell’effusione luminosa della scultura». «LA grande piazza è interna ed esterna a se stessa, l’osmosi incessante fra l’invaso centrale e gli intercolumni multipli si istituisce come un innumerevole approdo, che per lo spostarsi dell’occhio dell’osservatore, ha sempre nuovo confluenze e angolature diverse di luce e d’ombra». «Le architetture si muovevano in quello spazio come plotoni in una piazza d’armi». “.