Umberto Eco dopo il Nome della rosa rivede anche il Pendolo di Foucault

Milano

L’ha fatto anche qualche anno fa con il Nome della rosa chiamandole pulizie di pasqua. Umberto Eco torna sul Pendolo di Foucault dopo quasi trent’anni per una visione generale dell’opera, per un aggiornamento, anche, ma niente che rovini la struttura o la trama del lavoro. Alla fine, a pensarci bene il 1984 può essere considerata un’epoca preistorica da molti punti di vista, prima fra tutti quello informatico che proprio allora si stava affacciando sul mondo e che il protagonista del romanzo Belbo utilizzava ancora con i codici senza alcun tipo di interfaccia, o, per fare un altro esempio, il museo delle arti e dei mestieri di Parigi dove comincia tutta la storia non è più come è descritto nel libro perché recentemente è stato restaurato in todo. Insomma, forse dei motivi c’erano veramente per rivedere il testo, ma questo non toglie che Eco sia il più forte grafomane che abbiamo mai conosciuto.