In mostra le foto dei concerti in carcere di Johnny Cash, il “Dio” di Dylan

bologna

La galleria Ono Arte Contemporanea di Bologna presenta fino al 20 giugno la mostra Johnny Cash: we are all men in black2003 – 2013. A dieci anni dalla scomparsa, la mostra raccoglie 40 scatti, inediti per l’Italia, di Jim Marshall, fotografo ufficiale nonché amico del musicista. Dopo essersi incontrati a New York nei primi anni Sessanta, iniziano un lungo sodalizio creativo che porterà Jim Marshall a essere l’unico ad avere accesso illimitato al set di The Johnny Cash Show. Sullo sfondo dei violenti anni Sessanta e Settanta americani, in cui lo stato è impegnato in dure battaglie contro la diffusione dell’uso dell’alcool e droghe, Cash decide, nel 1968, di registrare un intero lp all’interno della Folsom State Prison, in California. Diventa così il primo artista a decidere di fare dei concerti nelle carceri. Supportato da Bob Johnstone, già conosciuto per aver lavorato con Bob Dylan e Simon and Garfunkel, e con Jim Marshall al seguito, incide l’album, entrato negli annali per essere uno dei suoi più grandi successi. Di questa performance, numerose sono le immagini di Marshall (oltre alla cover dell’album): in modo partecipato, le fotografie narrano non solo il momento performativo vero e proprio, ma anche il backstage oltre ai momenti di pausa e di convivialità. Dopo questo successo, la Columbia Records dà a Johnny Cash il via libera per incidere il suo secondo album dal vivo all’interno di un penitenziario. Questa volta siamo alla San Quentin Prison e proprio durante questo live Jim Marshall ci restituisce l’immagine, forse la più nota e iconica, del musicista. Dito medio alzato e sguardo dritto in camera, lo scatto è la risposta di Cash all’affermazione di Marshall: John, let’s do a shot for the warden. Tra il 1969 e il 1971, la ABC manda in onda The Johnny Cash Show: nel primo episodio, che risale al 7 giugno, Bob Dylan si esibisce sul palco del Nashville’s Ryman Auditorium. Per Dylan Cash era Dio, tanto da dichiarare che la prima volta che lo sentì cantare un suo pezzo gli sembrò incredibile. Oltre a queste immagini, fondamentali sono anche quelle che ritraggono Johnny con la moglie June e il figlio, John Carter Cash, l’unico nato dalla loro unione.