Biennale, Leoni d’oro alla carriera a Maria Lassnig e Marisa Merz

Venezia

Sono stati attribuiti all’artista austriaca Maria Lassnig e all’artista italiana Marisa Merz i Leoni d’oro alla carriera della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia – Il Palazzo Enciclopedico. La decisione è stata presa dal cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Curatore della 55. Esposizione Massimiliano Gioni. Ecco le motivazioni.

Maria Lassnig. “Per oltre sessant’anni Maria Lassnig ha indagato la rappresentazione del corpo e dell’individuo in una serie di dipinti che ritraggono l’artista spesso in uno stato di irrequietezza, eccitazione e disperazione. Con i suoi autoritratti Lassnig ha composto una personale enciclopedia dell’auto-rappresentazione e – attraverso quelli che chiama i “body-awareness paintings”, ovvero i dipinti di “auto-coscienza corporea” – ha trasformato la pittura in strumento di auto-analisi e di conoscenza del sé. A novantatre anni Lassnig rappresenta un esempio unico di ostinazione e indipendenza che merita di essere celebrato con il riconoscimento del Leone d’oro alla carriera.”

Marisa Merz

“Dagli anni Sessanta Marisa Merz si è imposta come una delle voci più singolari dell’arte contemporanea. A partire dal suo lavoro svolto in parallelo ai protagonisti dell’arte povera, tra i quali Marisa Merz si distingueva per la riflessione sulla sfera dello spazio domestico e femminile, l’artista ha sviluppato un linguaggio personale in cui pittura, scultura e disegno si combinano per dare forma a immagini all’apparenza arcaiche e primordiali. In queste icone contemporanee, volti stilizzati affiorano alla superficie come apparizioni divine. Questa pittura epifanica, coltivata per anni in solitudine, ci invita a guardare il mondo a occhi chiusi, perché – come recitava il titolo di una mostra di Marisa Merz del 1975 – “A occhi chiusi, gli occhi sono straordinariamente aperti”.”

Il riconoscimento sarà consegnato alle due artiste sabato primo giugno, alle ore 11, ai Giardini della Biennale, nel corso della premiazione e inaugurazione della 55. Esposizione.