Hiroshima mon amour, oramai è cosa risaputa, è considerato la prima pellicola che rientra nella Nouvelle vague, non solo, ma soprattutto per l’uso narrativo e innovativo del flashback. La pellicola è di Alain Resnais tratta dal libro omonimo di Marguerite Duras, poi anche autrice della sceneggiatura, candidata all’Oscar; il film è del 1959 e non è difficile pensare che non conservi la sua qualità originale. A metterci le mani sopra ci ha pensato la Cineteca di Bologna che dopo un lungo lavoro di restauro ha portato la pellicola tirata a nuovo al prossimo festival di Cannes dove, tra l’altro, era stata presentata in concorso nella dodicesima edizione.