Trieste contemporanea presenta Pitture domestiche, un progetto espositivo realizzato in collaborazione con la Federico Luger Gallery di Milano e lo studio Tommaseo di Trieste. La mostra rappresenta una co-produzione interamente dedicata alle opere del giovane esordiente bresciano Mattia Barbieri, tutte appartenenti alla medesima serie e realizzate in questo ultimo anno. Pitture domestiche si svolgerà in due momenti differenti, prima a Milano dal 10 aprile al 10 giugno e poi a Trieste dove la mostra aprirà invece il 25 maggio e rimarrà visitabile fino al 20 luglio.
Il lavoro di Mattia Barbieri è prima di tutto un commento profondo sulla pratica pittorica stessa, un collage di pittura sulla pittura. ?Barbieri, come bene dimostra in queste opere, ha costituito durante gli anni un nutrito e vario archivio personale di immagini, da cui estrapola ogni volta il materiale necessario alla creazione di un nuovo quadro. Questi soggetti provengono sia dall’iconografia della pittura antica, ne fa da esempio il San Girolamo nello studio, che da giornali e riviste che diventano tracce contemporanee dell’odierna cultura di massa. L’artista lavora sovrapponendo le immagini su diversi strati di pittura che vengono poi consumati con la levigatrice rendendo fruibile solo una parte del lavoro svolto. Nella composizione convivono una o più raffigurazioni, dipinti dentro il dipinto, che richiamano l’idea di collage. Contemporaneamente gli oggetti-scultura presenti in mostra, fungono per l’artista da strumenti di pittura e agiscono come catalizzatori di idee e intuizioni che si animano all’interno del quadro. Lo stretto rapporto tra oggetti e dipinti si percepisce immediatamente e costituisce una guida al percorso creativo dell’intera mostra.
Mattia Barbieri nasce a Brescia nel 1985 e attualmente vive e lavora a Milano dove, nel 2010, consegue il diploma di laurea in Pittura all’accademia di Belle arti di Brera. Durante il periodo degli studi in occasione del Salon Primo, un concorso per giovani artisti, si aggiudica il primo premio. È del 2006 la prima mostra personale Retrospettiva alla Federico Luger gallery a Milano. Nello stesso anno espone alla Galleria 42 del Contemporaneo di Modena dove, poco dopo, si ripropone con due altri progetti espositivi. Tra le mostre collettive si ricordano Drawings a cura di Jimi Bingsley nella Pablo’s Birthday di New York e la partecipazione, nel 2010, alla secondabiennale di Mosca per l’Arte Giovane presso il Winzavod Contemporary Art Center. Nel dicembre 2012 è vincitore del Premio Lissone curato da Alberto Zanchetta. Mattia Barbieri è inoltre membro attivo della rivista d’arte E il topo.
Fino al 10 giugno; Federico Luger, via Circo 1, Milano; info: www.federicoluger.com
Dal 25 maggio al 20 luglio; studio Tommaseo, via del Monte 2, Trieste; info: www.triestecontemporanea.it