La mostra su Carla Accardi fa tappa in Polonia

Torun

Il ministero degli Affari esteri promuove un’importante mostra itinerante di Carla Accardi a Torun, Budapest e Atene. La prima tappa della mostra, promossa dall’Istituto italiano di cultura di Varsavia, sarà ospitata da oggi al 19 maggio presso il centro d’arte contemporanea di Torun, in collaborazione con la fondazione Malvina Menegaz per le arti e le culture e l’associazione per l’arte contemporanea Zerynthia. Comprende il nucleo della personale Carla Accardi Smarrire i fili della voce con tele, in gran parte inedite, che spaziano dal 1999 al 2012, alcuni lavori storici come i sicofoil Rosa, Giallo, Segni Grigi, Rosanero, Verdenero eseguiti tra il 1969 e il 1972 e alcune opere tridimensionali come Ombrellini del 1999 e Onda del 2008 – 2009. Sono inoltre presenti due tele appartenenti alla collezione Farnesina. Unica donna all’interno del gruppo Forma1 e una dei massimi esponenti dell’astrattismo italiano, Carla Accardi (Trapani, 1924) ha saputo rinnovare la sua ricerca pur rimanendo legata a un suo inconfondibile stile. Nell’arco di sessant’anni il suo percorso creativo è stato caratterizzato da una libertà espressiva rigorosa e al tempo stesso gioiosa; ha esplorato sia la bidimensionalità della pittura che i volumi della scultura e dell’architettura, in un dialogo ininterrotto con la materia. Dal 1946 è a Roma dove si impone all’attenzione dei critici e nell’ambiente della cultura informale, con quadri dove prevalgono segni bianchi su fondi neri. Negli anni Sessanta supera la superficie piana e inventa forme spaziali costituite da fogli di silicofoil sui quali traccia stesure di colori in trasparenza. Il rapporto con lo spazio si traduce negli anni settanta nella serie delle Tende, strutture abitabili e percorribili. Nel decennio successivo le stesure cromatiche ricoprono tele grezze mentre negli anni novanta prevale un segno fluido e avvolgente.

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