La Storia in piazza, rassegna artistica dedicata all’identità sessuale

Genova

La IV rassegna La Storia in piazza promossa dalla fondazione per la cultura Genova palazzo Ducale è stata dedicata alle identità sessuali. Un insieme di immagini e di parole sulla differenza, sul ruolo sociale e culturale, sull’idea di esser donna e uomo, o meglio femmina e maschio con tutto ciò che questo comporta. Tanti i nomi in campo per chiarire l’importanza politica di questa differenza che diversità non è e che si è affermata, stratificata nei secoli: femministe storiche come Dacia Maraini e Erica Jong, Luce Irigaray e Lucetta Scaraffia ma anche donne protagoniste come Yolande Mukagasana, scampata agli eccidi in Ruanda e candidata al Nobel nel 2011, storici come Donald Sassoon, Ernesto Galli della Loggia e Mireille Corbier. Tra le tante iniziative che da domani e fino al 21 aprile trasformeranno vicoli e piazze genovesi in un fluido raccontare l’eterno contrapporsi tra yin e yang (la notte e il giorno, il maschile e femminile) mostre e installazioni. E tra queste la bellissima esposizione su Donne al lavoro realizzata con il contributo della fondazione Ansaldo, testimonianza visiva di quanto le donne da sempre fanno, e sanno fare, al posto degli uomini e del potere del lavoro come elemento di emancipazione, di libertà e di affermazione di un diritto. Fotografie degli anni ’45/’50, donne che non sorridono nelle officine, donne che lavorano e che fanno lavori da uomini. Donna e uomo, termini che escono dalle classi nominali e che producono identità. Ma come in tutte le lingue indoeuropee, oltre al maschile e al femminile c’è un neutro, una classe nominale altra, un’identità altra. Per quanto il tema sarà affrontato sia dal punto di vista del diritto che da quello antropologico con una serie di sessioni specifiche dall’omosessualità sic et simpliciter al complesso mondo en travesti. La sintesi di un programma tanto intenso sta in una installazione di un giovane artista croato, Tvtko Buric. Post human racconta di come l’identità possa affrancarsi dal corpo, di come si possano rimuovere le specificità anche sessuali. La kermesse genovese chiuderà i battenti il 21 aprile.