Si torna a parlare dell’Expo, più poteri all’amministratore

Milano

Si torna a parlare dell‘Expo milanese che dovrebbe aprire le porte a maggio del 2015. La fiera dura sei mesi e copre un area di un milione di metri quadrati, i lavori sono cominciati nel 2011 e da allora è un ritardo continuo su tutta la linea. L’amministratore delegato dell’Expo Giuseppe Sala chiede allo stato una legge speciale per prendere più potere decisionale sulle sue spalle e ricoprire il ruolo di commissario con pieni poteri. «È stata la scelta più complessa  – dice al Corriere della Sera – quella della società per azioni sotto totale controllo pubblico. Questo significa fare gare per ogni cosa. In tutte quelle fino ad ora concluse c’è sempre chi alle spalle del vincitore ha fatto ricorso al Tar, tanto non costa niente, dura all’infinito ma blocca i lavori». A questo, per fortuna, si aggiungono notizie positive, come l’accordo con la Disney per la mascotte dell’evento e le adesioni di 126 paesi su 130 che si erano pensati. Insomma, la fiera si farà ma di certo sarà una corsa contro il tempo.

Articoli correlati