Dopo due anni di intervento, affidato ai tecnici della Royal Manufacturers De Wit di Mechelen in Belgio, i sette grandi arazzi, tesoro di Palazzo Borromeo sull’Isola Bella, sul lago Maggiore, possono nuovamente essere ammirati dal pubblico. L’intervento di restauro dei delicatissimi tessuti rinascimentali è stato voluto e finanziato dai Principi Borromeo per salvaguardare i sette capolavori, intaccati dal tempo, dalle polveri e dall’umidità, oltre che dai parassiti. I Principi Borromeo ricevettero queste opere nel 1787, anno in cui gli arazzi giunsero alla famiglia quale dono del cardinale Vitaliano VII Borromeo al nipote Gilberto V; prima conservati nel Palazzo di Milano vennero in seguito trasferito all’Isola Bella dove per ospitarli in modo consono è stata approntata la galleria degli Arazzi. La provenienza anteriore non è certa ma secondo un’ipotesi molto verosimile gli arazzi possono aver fatto parte della collezione del cardinale Mazzarino, nel cui inventario (1661) compare una serie di panni che corrisponde a questa per formato, soggetti e temi delle bordure. Il potente ministro di Luigi XIII aveva acquistato questi arazzi nel 1654 dalla famiglia di Guise ed è probabile che sia stato il cardinale di Lorena Charles de Guise (1525-1574) ad ordinarne l’esecuzione.