Lo scorso 6 aprile presso la galleria Lorcan O’Neill di Roma è stato presentato al pubblico Journal 1992 – 2012 un libro che racconta due decadi di viaggi realizzati dalla fotografa tedesca Renate Graf. Journal non è una semplice raccolta di fotografie ma una testimonianza visiva dove vengono narrati diversi luoghi della Terra attraverso una sintesi di possibili referenze culturali. Le fotografie dell’India, dell’Egitto, del Marocco sono percezioni di istantanee sensoriali, frammenti di conoscenza empirica laddove lo sguardo di Graf sonda i propri stati emozionali che prendono forma mediante i paesaggi immortalati nelle sfocate immagini in bianco e nero.
La fotografa impreziosisce i suoi ricordi itineranti attraverso citazioni e riflessioni di diversi scrittori: Rainer Maria Rilke, Dylan Thomas, Ineborg Bachmann, Fernando Pessoa sono solo alcuni dei maître à penser che prestano le loro parole agli scatti dell’artista tedesca. Le immagini presentate nel libro definiscono una nuova visione spaziale: i luoghi diventano non solo lo sfondo di esistenze in transito ma sono capaci di offrire scenari cangianti della nostra memoria, come se lo spazio non fosse altro che il vero e unico diario del mondo. Le peculiari identità dei territori si intrecciano nell’esistenza di Graf che affronta i suoi personali itinerari di viaggio grazie anche alla presenza del marito, il pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer.
La suggestiva narrazione ideata da Graf oscilla tra la consapevole rappresentazione del mondo esterno e un’intima e solitaria riflessione sulla caducità dell’essere umano, attraverso i ritratti dell’artista il lettore potrà identificare diverse affinità con le molteplici storie che la fotografa narra lungo tutto il suo percorso. La serata di presentazione si è conclusa con una performance realizzata da Emiliano Maggi, l’artista romano, prendendo spunto dai testi di Dylan Thomas inclusi in Journal, ha creato un interessante dialogo sonoro sfiorando il legame tra mitologia e immaginazione.
